martedì 21 febbraio 2012

Colonia di topi infesta la zona Non si spaventano delle persone e mangiano indisturbati tra i rifiuti

E ora nel quartiere Campagnella ci mancavano anche i topi. Ma tanti, tanti topi. Sarà colpa dell'immondizia che da mesi si sta accumulando anche dietro ai bidoni e che, proprio perché è ben nascosta, non viene mai prelevata, sarà colpa del putridume melmoso provocato anche dalle piogge dei giorni scorsi, fatto sta che il retro dei contenitori d'immondizia di via degli Svevi sono diventati il luogo di ritrovo e. di grosse abbuffate per numerosi topi. A scoprire questa simpatica comunità topaiola sono stati alcuni commercianti della zona che di mattina presto sono soliti parcheggiare le macchine sui vicini marciapiedi. Ma la rivelazione non ha lasciato indifferenti nemmeno alcune persone le cui case si affacciano proprio su questo bel. vedere. Ne sanno qualcosa la signora Elena C. ed il signor Francesco Trapasso. «Questo quartiere non aveva mai vissuto un momento di così profondo degrado ed abbandono. Basta venire la mattina presto per vedere i topi che sgusciano da sotto i bidoni della spazzatura, mangiano indisturbati, si inseguono ed attraversano la strada – dice il signor Francesco». «Io – afferma la signora Elena – che ho la porta che si apre proprio sul marciapiede ho paura di trovarmi qualche topo dentro casa». Allarmati per questa situazione sono alcuni commercianti che hanno chiamato la nostra testata giornalistica perché i vari solleciti istituzionali non sono serviti. «Ma non uno o due! La mattina presto ce ne sono una trentina di topi appollaiati come corvi sulla spazzatura putrida dietro i bidoni – afferma il signor Antonio Mercurio –. Ed è disgustoso vedere che non si spaventano di noi e che continuano indisturbati a mangiare». E infatti c'è da dire che, anche se con timore, non abbiamo avuta alcuna difficoltà a fotografare le simpatiche bestioline mentre mangiavano vicino una busta ricca evidentemente di ogni ben di dio. Naturalmente i commercianti, data la situazione, non sono stati con le mani in mano. «Un giorno una cliente è entrata in negozio dicendo agitata di aver visto un topo vicino alla porta del mio negozio. Quindi mi sono dato da fare ma in questa città come al solito è uno scaricabarili continuo – ha affermato il sig. Giuseppe Passarelli titolare di un esercizio commerciale -. Ho personalmente chiamato il vigili urbani che mi hanno detto di rivolgermi al settore Ambiente del Comune ma qui mi hanno risposto che gli interventi di derattizzazione non è di loro competenza ma bensì dell'Asl. Sono andato agli uffici competenti dell'Asl e mi hanno detto che occorre fare una richiesta di sopralluogo ai fini dell'accertamento di situazioni di antiigienicità, ma mi hanno avvisato che ci vuole un po' di tempo e comunque il via libera da parte del Comune. Insomma. Come commerciante lancio un appello affinché qualcuno faccia qualcosa ed al più presto». «A Campagnella siamo arrivati alla frutta – ci dice il signor Rino Coccimiglio che ci raggiunge mentre parliamo -, l'altra mattina un topo mi ha attraversato la strada ma non pensavo che la situazione fosse così allarmante, via Leonardo da Vinci è piena di buche che costituiscono degli "attentati" nei confronti di chi cammina a piedi, per non parlare della grata con la grande voragine (di cui la Gazzetta del Sud si è già occupata) che è sempre lì e la cui pericolosità è segnalata dalla solita cassetta gialla e da un filo bianco e rosso sbiadito dal tempo».
Articolo di Elena Sodano tratto dalla Gazzetta del Sud del 19/02/2012

giovedì 9 febbraio 2012

La febbre del Nilo atterra con i fenicotteri rosa in Sardegna

Fino ad ora li abbiamo ammirati come esemplari fantastici, ma loro migrare i fenicotteri rosa sono diventati complici delle pericolose zanzare killer. Zanzare che hanno portato la febbre del Nilo fino alla Sardegna, in particolare alla penisola del Sinis. Gli uccelli migratori hanno portato le zanzare infette dalla Febbre del Nilo. Un virus che non si trasmette da uomo a uomo, ma solo attraverso la puntura di una zanzara. Nella sola Sardegna i focolai riconosciuti sono 54 e hanno dato il via all’epidemia. Il bilancio dei morti per ora conta 34 uccelli e 18 cavalli, ma soprattutto 4 persone. L'unico arresto a questa epidemia è larrivo del freddo di questi giorni che può debellare le uova delle zanzare. Il pericolo è solo rinviato alla primavera, quando il rischio epidemia tornerà in Sardegna. Ad essere colpiti dalla West Nile prima sono stati i polli, poi il virus è stato attaccato ai cavalli ed, infine, all’uomo. La malattia è subdola perché per l’80% dei casi è asintomatica, nel 20 per cento genera febbre e soltanto nell’1% si presenta con una forma neuroinvasiva. Il problema dunque è che non si riesce a quantificare quanti abbiano contratto il virus nella forma asintomatica. Generalmente il virus è letale per anziani o persone affette da altre patologie che possono essere aggravate.
Articolo del 2 febbraio 2012 Tratto da Bergamo News

Magnate cinese compra un piccione per 328 mila dollari:

è record CommentaLa Cina è per molti versi un paese ancora ricco di misteri e tradizioni che per gli occidentali risultano esser spesso difficili da comprendere. Nel paese, che ogni anno conta un numero sempre maggiore di milionari, si sta rapidamente diffondendo un insolito passatempo: l’allevamento di piccioni di razza da corsa. Uno dei più grandi sostenitori di questa nuova “moda” è il magnate Hu Zhen Yu che, proprio di recente, ha comprato un “pennuto dal sangue blu” al prezzo di 328mila dollari. Il volatile, appartenente alla specie “Dolce Vita”, verrà tuttavia servito e riverito come un vero e proprio Re, e mai sarà per questo usato in una gara. In Cina, già in passato, ci sono stati facoltosi imprenditori che si sono regalati uno o più piccioni da allevamento i cui prezzi si aggiravano tra i 200 e 250 mila dollari. Alla fine dei conti, però, il piccione di razza di Hu Zhen Yu, è ora considerato come il piccione da allevamento più costoso del mondo.
Articolo tratto da Tiscali - Curiosità dello 08 Febbraio 2012