giovedì 22 settembre 2011

Rifiuti e zanzare, un vero incubo in prima Circoscrizione

Contro le zanzare ed i rifiuti, lotta senza ... quartiere. I cittadini della prima Circoscrizione (Palese, Santo Spirito, Catino e Enziteto) chiedono agli amministratori interventi concreti finalizzati a rendere più vivibile il territorio, colpito più ancora di altre zone di Bari dalla famigerata zanzara tigre. Una situazione che senbra peggiorata rispetto agli scorsi anni.

"Dalla padella alla brace" è il commento rassegnato di Carlo Cirasola del Movimento Schittulli che si fa interprete delle lamentele di cittadini in materia di zanzare e gestione dei rifiuti. Un’estate che non finisce mai, dichiara Cirasola, ed il problema delle zanzare tigre e dei cassonetti puzzolenti rimane continuando ad assillare i poveri cittadini.

Alcuni concittadini anziani, in mancanza di atti concreti e visibili, filosofeggiando ricordano un antico detto molto significativo: l'acqua scarseggia e la papera non galleggia. Frase molto chiara che inequivocabilmente fotografa la situazione di carenza di fondi in cui si troverebbe l'amministrazione di Michele Emiliano soprattutto per quando riguarda i quartieri di Palese e S.Spirito.

Proprio gli anziani, unitamente ad una miriade di cittadini, sono i soggetti che in questo periodo estivo sono aggrediti in tutte le ore della giornata dalla mattina alla sera da sciami di zanzare della specie più pericolosa: le zanzare tigri. Più aggressiva delle altre zanzare, colpisce prevalentemente di giorno. La sua puntura provoca vistose bolle e pruriti particolarmente fastidiosi nei soggetti più sensibili. In Italia la zanzara tigre non è veicolo di trasmissioni virali sull'uomo.

Le dichiarazioni tranquillizzanti di alcuni responsabili purtroppo non hanno trovato riscontro nella realtà. Anche Carbonara, Ceglie e Loseto, oltre a Palese, Santo Spirito, Enziteto e Catino, sono invase da migliaia di questi insetti.

A proposito di profilassi, nonostante le dichiarazioni rilasciate dai dirigenti dell'Amiu, alcuni cittadini e lo stesso Cirasola smentiscono che sia stata effettuata una preventiva e seria disinfestazione e rincarando la dose, contestano alla stessa azienda di non lavare, disinfettare e igienizzare i bidoni dei rifiuti da molti anni, mentre a Giovinazzo e in altri comuni (solo per citare un esempio vicino) la media sarebbe di una-due volte alla settimana. Invece, per vedere lavata una strada, non i cassonetti, a Palese o S.Spirito bisogna aspettare l’operazione Bari Pulita, una operazione inutile e dispendiosa che non serve a niente. Lavare una strada ed una spazzatura più vigorosa per 1 giorno, operazione ordinaria nei paesi civili, per l’AMIU diventa un’operazione straordinaria che di straordinario ha solo l’orario visto che si svolge nelle ore notturne dopo la mezzanotte. Resta la magra consolazione, afferma un cittadino, che a fronte di 364 giorni di una “Bari sporca” almeno per un giorno la vediamo ”Pulita”.

E’ di questo giorni, continua Cirasola, la notizia che il presidente Vendola e gli assessori all’Ambiente e al Bilancio, Lorenzo Nicastro e Michele Pelillo, hanno presentato in conferenza stampa lo schema di disegno di legge con il quale si definisce il tributo per il conferimento dei rifiuti in discarica, la cosiddetta “ecotassa” e un atto di indirizzo per il raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata. Le tariffe, hanno affermato gli amministratori, erano troppo basse per i comuni non virtuosi per la raccolta differenziata e quindi bisognava adeguare i contratti di servizio dei comuni e elevare la qualità della raccolta dell’umido e degli imballaggi, introducendo criteri di monitoraggio della raccolta”.

"Insomma - continua Cirasola - cambiano i criteri per l’ecotassa che i Comuni versano alle discariche all’atto dello sversamento e che ha riflessi sulla Tarsu, la tassa rifiuti urbani che viene pagata dai cittadini ai Comuni. In sostanza i Comuni, o meglio i cittadini non virtuosi nella raccolta differenziata pagheranno molto di più la Tassa". A questo punto Cirasola punta il dito contro l’AMIU ed afferma che "in prima Circoscrizione, a parte l’isola felice di Catino, ci sono alcune zone dove mancano del tutto i cassonetti della plastica, della carta e le campane di vetro, per i rifiuti speciali o tossico nocivi sono carenti le informazioni per il loro corretto smaltimento.

A fronte di tutto questo, l’aumento della percentuale di raccolta differenziata a Bari diventa una chimera e quindi, se non ci dovessero essere novità, i cittadini subiranno prossimamente un aumento della Tarsu perché la Regione aumenterà per Bari l’ecotassa. L’assessore ai tributi Giannini poi, per giustificare un ulteriore aumento dopo quello del 25% di due anni fa ci racconterà che il tutto è collegato all’entrata in funzione della TIA (Tassa Igiene Ambientale) ed il tutto finirà a tarallucci e vino per AMIU e Comune ma andrà ad appesantire il carico fiscale dei cittadini.

"Questi - conclude Cirasola - si aspettano che ci sia un cambio di rotta nella gestione dei rifiuti da parte dell’AMIU a cominciare da una maggiore responsabilità e sensibilità da parte degli operatori ecologici a volte avulsi rispetto a certe situazioni anomale nella zona di competenza, situazioni che dovrebbero essere segnalate prontamente ai superiori per i provvedimenti di competenza".

di Gaetano Macina

Articolo del 19/09/2011 tratto da BariLive.it

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